CORSO 2.3
Certificazione delle competenze
Destinatari
Docenti della scuola secondaria di secondo grado.
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Prerequisiti
Aver seguito il corso "Didattica per competenze ed innovazione metodologica".
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Obiettivi
Obiettivi formativi - al termine del corso i corsisti dovrebbero essere in grado di:
- utilizzare strategie per sollecitare manifestazioni di competenza;
- valutare indici di competenza;
- progettare prove di competenza.
Competenze in uscita - al termine del corso i corsisti dovrebbero essere in grado di:
- valutare e certificare competenze.
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Durata (ore)
Teoria: 10 - Laboratorio: 10 - FAD: 5
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Contenuti
Per la gestione di questo corso è importante vi siano formatori ricercatori, vale a dire docenti o ex docenti con una consolidata esperienza di didattica maturata sia in riconosciuti e accreditati ambienti di ricerca (nazionali ed eventualmente internazionali), sia attraverso la personale sperimentazione con le classi. Riteniamo importanti entrambi questi requisiti perché solo il confronto a livelli alti apre le prospettive, ma solo la personale sperimentazione in servizio consente di affinare metodologie e strategie calandole nella realtà delle dinamiche di classe.
Il corso si propone di far comprendere ai corsisti che la valutazione delle competenze pone la scuola, e quindi i docenti, di fronte ad una prospettiva del tutto nuova che richiede di valutare gli studenti nella loro interezza e complessità e non solo come somma di voti di profitto nelle diverse discipline. Quella attuale è una scuola esclusiva che, mediante didattiche prevalentemente trasmissive, seleziona basandosi solo sulle intelligenze linguistico-verbale e logico-matematica che non sono tra le più sviluppate nei giovani d’oggi e non offre occasione agli studenti di richiamare altri tipi di intelligenze che invece li contraddistinguono e che emergono solo se attivate da metodologie innovative ed inclusive. In contesti di apprendimento che mettono lo studente in condizione di poter esercitare la sua cittadinanza emergono interessi e capacità che, accompagnati dai comunque irrinunciabili apprendimenti, consentono di perseguire livelli anche alti di competenza e spostano la prospettiva da “valutare per selezionare” a “valutare per dare valore”.
Il corso prevede due lezioni a carattere generale nel corso delle quali i formatori, in modo interattivo, suggeriscono ai corsisti modi e strumenti per pervenire ad una certificazione delle competenze sufficientemente consapevole ed argomentata. Senza nulla togliere all’importanza delle “prove autentiche di realtà” è importante considerare che nessuna certificazione ha senso se basata su una sola prova e che, inoltre, gli studenti sono in grado di affrontare prove complesse solo se educati nella quotidianità a piccole situazioni sfidanti che consentono loro di raggiungere traguardi sempre più elevati di competenza. Vengono dunque suggerite strategie per sollecitare manifestazioni di competenza dalla didattica d’aula e individuate le caratteristiche che differenziano le prove di competenza dalle prove per la verifica degli apprendimenti. Quale strumento per la valutazione della competenza da parte dei docenti e di autovalutazione da parte degli studenti si propone di prendere a riferimento il modello proposto dall’Associazione di ricerca “Il Baobab, l’albero della ricerca” che permette di interconnettere le valutazioni degli indici fino a definire un’area di competenza (modello Baobab per la valutazione delle competenze) (vedi ad esempio: “Una scuola per la competenza – l’esperienza del Piano Piemonte CompetenzISS – Carpignano, Cerrato, Lanfranco, Pera, Roberti – in collaborazione con USR Piemonte).
Sono successivamente previsti interventi più mirati, riferiti rispettivamente all'ambito Scientifico/Tecnologico e Umanistico/Geo-Storico nel corso dei quali è dato ampio spazio alle attività laboratoriali. I formatori forniscono esempi di prove di competenza e di relativa elaborazione da parte degli studenti, i corsisti provano a valutarle, a progettarne altre e ad affrontarne una in prima persona.
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Prodotto finale atteso
I corsisti sperimentano nelle classi la Prova autentica di realtà progettata, ne documentano le varie fasi, redigono un report secondo un format precedentemente condiviso e lo inviano ai formatori che lo restituiscono con le osservazioni del caso.